Sto pensando al genitore di oggi che se un insegnante alza la voce invece di schierarsi con il corpo docente e fare squadra per il buon insegnamento dei figli parte inviperito per redarguirlo. Il confronto tra l'autorirarismo di un tempo e il permessivismo di oggi ha tracciato un abisso incolmabile, credo che una certa autorevolezza senza nessun estremismo sia una soluzione possibile, educare non significa reprimere, non vuol dire soffocare, ma un misto di affetto e rimprovero penso possa essere una giusta via di mezzo. I bambini prendono sul serio e sono molto attenti a chi è coerente, quando vogliamo il nostro spazio spesso cediamo ai loro bisogni, facendo saltare le regole, e questo non è coerente, le regole sono regole. Ho sempre adottato una scelta nel parlare con mia figlia: usare un timbro di voce basso con grande serenità, dare amore e far capire i sentimenti, tutt'oggi quando parliamo e mi vuole comunicare il suo bene mi dice le stesse parole di quando era piccolina: "Babbo ti voglio bene come tutto il cielo..." e io prendo il volo per quel cielo e non riesco ad atterrare per un bel po'....
Roberto
Non mi piace fare il copia incolla di quello che leggo, ma questa lettera di Lincoln la trovo fantastica.
LETTERA DI ABRAMO LINCOLN ALL'INSEGNANTE DI SUO FIGLIO
Dovrà imparare, lo so, che non tutti gli uomini sono giusti, che non tutti gli uomini sono sinceri.
Però gli insegni anche che per ogni delinquente, c’è un eroe;
che per ogni politico egoista c’è un leader scrupoloso.
Gli insegni che per ogni nemico c’è un amico,
cerchi di tenerlo lontano dall’invidia, se ci riesce,
e gli insegni il segreto di una risata discreta.
Gli faccia imparare subito che i bulli sono i primi ad essere sconfitti.
Se può, gli trasmetta la meraviglia dei libri...
Ma gli lasci anche il tempo tranquillo per ponderare l’eterno mistero degli uccelli nel cielo, delle api nel sole e dei fiori su una verde collina.
Gli insegni che a scuola è molto più onorevole sbagliare piuttosto che imbrogliare.
Gli insegni ad avere fiducia nelle proprie idee, anche se tutti gli dicono che sta sbagliando.
Gli insegni ad essere gentile con le persone gentili e rude con i rudi.
Cerchi di dare a mio figlio la forza per non seguire la massa, anche se tutti saltano sul carro del vincitore.
Gli insegni a dare ascolto a tutti gli uomini,
ma gli insegni anche a filtrare ciò che ascolta col setaccio della verità, trattenendo solo il buono che vi passa attraverso.
Gli insegni, se può, come ridere quando è triste.
Gli insegni che non c’è vergogna nelle lacrime.
Gli insegni a schernire i cinici ed a guardarsi dall’eccessiva dolcezza.
Gli insegni a vendere la sua merce al miglior offerente, ma a non dare mai un prezzo al proprio cuore e alla propria anima.
Gli insegni a non dare ascolto alla gentaglia urlante e ad alzarsi e combattere, se è nel giusto.
Lo tratti con gentilezza, ma non lo coccoli, perché solo attraverso la prova del fuoco si fa un buon acciaio.
Lasci che abbia il coraggio di essere impaziente.
Lasci che abbia la pazienza per essere coraggioso.
Gli insegni sempre ad avere una sublime fiducia in se stesso,
perché solo allora avrà una sublime fiducia nel genere umano.
So che la richiesta è grande, ma veda cosa può fare…
E’ un così caro ragazzo, mio figlio!
ABRAMO LINCOLN
Ho scelto questa foto che ho scattato in un piccolo viallggio del Vietnam, una scuola come un tempo,
silenzio, attenzione e l'insegnante che senza urlare comunicava il suo sapere.