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L'avventura ha inizio alle 5 di un giovedì mattina in compagnia di amici, l'ideatore Luca Cangialeoni, Lorenzo Chiellini e Lorenzo Evangelisti. Partenza dal Porto Mediceo di Livorno con l'unica motonave che unisce Capraia alla terraferma. Dopo due ore e mezzo di navigazione e il trasferimento in autobus dal porto al centro del paese di Capraia Isola ci mettiamo in cammino sull'unica strada che conduce verso la parte Sud dell'isola. La strada diventa ben presto una mulattiera in pietra e sale attraversando suggestive gallerie di corbezzolo e costeggiando fioriture di asfodeli, i tipici fiori di Capraia.
Proseguendo sulla mulattiera aggiriamo il Monte Pontica e facciamo una breve sosta presso quello che resta dell'Alloggio del Capo, tra cui un imponente muro in pietra costruito per proteggere dal vento di Libeccio, che talvolta spira fortissimo.
Si continua così verso la cima del Monte Arpagna, percorrendo un sentiero ripido che arriva sotto i ruderi metallici del Semaforo, un tempo punto di avvistamento della Marina Militare. Dopo aver raggiunto la cima si riparte in direzione Sud verso la Piana e la Torre dello Zenobito che si riconosce in lontananza. Il sentiero scende ripido tra erica e cisto e ci porta in una zona dove vivono i gabbiani ed altri uccelli, rigorosamente protetta durante il periodo di nidificazione del gabbiano corso.
Superato il pianoro ci affacciamo sul lato sud dell'isola e sull'antico vulcano dello Zenobito, dove il grigio e il rosso delle rocce laviche, unito all'arancione dei licheni e al verde di piante come rosmarino, cisto e elicrisio fanno da sfondo all'omonima Torre, costruzione genovese in pietra lavica risalente al 1545. ... sotto di noi, l'imponente bellezza di Cala Rossa
Percorrendo un sentiero scosceso si scende per poi risalire fino ai piedi della Torre, da dove si può ammirare il lato Sud dell'Isola in tutta la sua bellezza, con Cala Rossa sulla nostra destra.
Dopo una sosta ad ammirare la bellezza sconfinata del nostro mare si torna indietro, percorrendo a ritroso lo stesso percorso fino alla zona di nidificazione dei gabbiani, girando a destra al bivio che incontriamo, passando su grandi rocce. Si segue così la via che costeggia la parte orientale dell'Isola, accompagnati da un'incredibile fioritura di cisto e si giunge alla zona agricola del Piano, dove l'omonima Azienda produce vino Aleatico e Vermentino.
La nostra escursione sta per finire e, superata la Chiesa di Santo Stefano, si arriva al bivio di inizio giro per fare ritorno sulla mulattiera principale che ci riporta verso il paese.
Eccoci così al punto di partenza, il Porto ... il traghetto ci riconduce in continente alle 16,30. Sbarchiamo a Livorno alle 19 circa.
Arrivo al porto di CapraiaL'autobus che porta al centro del paesePer le vie del paeseInizia il camminoIl primo bivio per Il PianoFiori di asfodeliLa mulattiera in pietraLa salita verso lo StagnonePassando tra corbezzoliVista dalla parte occidentale dell'IsolaFioritura di asfodeliNuvole minacciose spinte da venti da sudI ruderi (ormai solo macerie) dell’Alloggio del CapoBivio per il Monte ArpagnaVista mozzafiato sul mareRuderi metallici del Semaforo, punto di avvistamento ad uso della Marina MilitareIl Semaforo domina la costa sudDiscesa tra arbusti di cisto e fiori di asfodeliVista della torre dello ZenobitoScendendo verso la Piana